Supervisors: Dr. Marco Landi e Prof.ssa Elisa Pellegrini
Settore Scientifico: Chimica Agraria
Linee di ricerca: luci LED, photomodulation, acqua ozonata, eustress
DiSAAA-a Università di Pisa, Via del Borghetto n°80, 56124 – Pisa – (IT)
giulia.lauria@phd.unipi.it
L’attività di ricerca svolta da Giulia Lauria si concentra principalmente sulla valutazione di tecniche innovative e sostenibili volte a stimolare il metabolismo delle piante e tra queste, uno degli argomenti principali affrontati, è la “plant photomodulation”. Si è avvicinata inizialmente a questa tematica con la tesi magistrale in Produzioni Agroalimentari e Gestione degli Agro-ecosistemi presso il DiSAAA-a dell’Università di Pisa (Italia; laurea conseguita a dicembre 2020) nella quale sono state indagate le risposte fisiologiche di piante di fragola a seguito della supplementazione con luce LED monocromatica su un background di luce ambientale. Da marzo a ottobre 2021, ha continuato ad approfondire questa tematica con una borsa di ricerca finanziata da un progetto PRA dell’Università di Pisa. Ad oggi, la “photomodulation” è uno degli argomenti del suo progetto di dottorato.
Durante questi anni, tra le varie metodologie, ha avuto la possibilità di approfondire le analisi relative alla fluorescenza della clorofilla a, tecnica che permette la valutazione dell’efficienza dei meccanismi fotochimici e non-fotochimici responsabili della dissipazione di energia a livello del fotosistema II.
Il suo progetto di dottorato si incentra sugli effetti biochimici e fisiologici indotti da eustress abiotici. Il fine ultimo è quello di riuscire a modulare la biosintesi di metaboliti secondari di interesse per un duplice scopo: ottenere prodotti vegetali ad alto valore nutrizionale e nutraceutico in modo tale da aumentare la qualità dei prodotti vegetali e migliorarne la conservazione; e quello di attivare risposte di difesa nella pianta per valutare la possibilità di ridurre l’impiego di agrofarmaci. Come primo stress ha approfondito l’applicazione di luci LED monocromatiche valutandone gli effetti sulle performance fotosintetiche e sul metabolismo delle piante. Secondariamente sta lavorando sull’applicazione di acqua arricchita con ozono, valutando gli effetti sullo stato redox della pianta e sulle sue caratteristiche fisiologiche e biochimiche.