Chiara Ranaldi

Supervisors: Prof. Elisa Pellegrini and Prof. Guido Marchi  

Settore Scientifico: Patologia vegetale 

Keywords: Xylella fastidiosa, Patologia vegetale, Focolaio toscano, Genomica comparativa, Meccanismi di difesa delle piante.

Indirizzo: Plant Pathology Lab, University of Pisa, Via Vecchia di Marina 20, 56122, San Piero a Grado (PI) 

chiara.ranaldi@phd.unipi.it  

Chiara ha iniziato la sua carriera scientifica a Roma presso l’Università “La Sapienza”, dove ha conseguito la laurea triennale in Scienze Farmaceutiche Applicate nel 2015. Per approfondire le sue conoscenze di biologia vegetale, ha deciso di trasferirsi a Pisa, iscrivendosi al corso di laurea magistrale in “Biotecnologie Vegetali e Microbiche” e conseguendo il titolo nel 2018 dopo quattro mesi di lavoro presso il centro di ricerca spagnolo CIALE. Successivamente alla laurea, si è trasferita in Germania come studentessa del programma Erasmus Traineeship, trascorrendo un anno nel Dipartimento di Genetica della LMU di Monaco di Baviera. 

Dal 2021 è tornata a Pisa come tirocinante presso l’Università di Pisa, lavorando inizialmente su un kit diagnostico brevettato per l’identificazione di Macrophomina phaseolina (progetto “Macrobox”) e, nei due anni successivi, come assistente di laboratorio per il Servizio Fitosanitario della Regione Toscana. 

Da novembre 2024 è una studentessa del corso di Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa. La tematica del Dottorato si concentra sulla popolazione di Xylella fastidiosa attualmente rilevata al Monte Argentario (GR), il primo focolaio documentato di questo batterio da quarantena in Toscana e il secondo a livello nazionale. Analizzando i profili genomici di diversi ceppi, il suo lavoro mira a fornire nuove conoscenze sull’epidemiologia della malattia. Tuttavia, questa ricerca non si focalizzerà solo sul patogeno, ma anche sull’ospite. Per la prima volta, verrà studiata la risposta biochimica delle piante infette da X. fastidiosa in tre diversi ospiti suscettibili, ritrovabili nell’eterogenea macchia mediterranea. 

Dopo anni di lavoro in vari laboratori europei Chiara ha maturato un’esperienza che le permette di lavorare efficientemente e di adattarsi a qualunque imprevisto. La sua passione per la patologia vegetale è stata esplorata sia nell’ambito della ricerca pura che di quella applicata e continua oggi nello studio di questo importante patogeno da quarantena.  

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