Irene Pagliarani

Supervisors: Prof. Monica Agnolucci e Prof. Alessandra Turrini

Settore Scientifico: Microbiologia Agraria

Linee di Ricerca: microbiologia ambientale, funghi micorrizici arbuscolari, biostimolanti microbici, agricoltura sostenibile

DiSAAA-a – Università di Pisa, Via del Borghetto n°80, 56124 – Pisa – (IT)
irene.pagliarani@phd.unipi.it

Ha conseguito la Laurea Magistrale in Biotecnologie Vegetali e Microbiche nel 2022 presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA-a) dell’Università di Pisa con una tesi sull’influenza di diverse pavimentazioni urbane sulle comunità di funghi micorrizici arbuscolari associati a piante arboree ornamentali. Nel 2022 ha vinto una borsa di ricerca nel campo della microbiologia agraria e ha lavorato per un anno presso lo stesso Dipartimento (DiSAAA-a). L’attività di ricerca si è concentrata principalmente sullo studio delle comunità di microrganismi benefici presenti in matrici alimentari e agro-ambientali. Da Aprile 2023 a Novembre 2023 ha continuato a lavorare su queste tematiche con una borsa di ricerca sulla caratterizzazione molecolare e funzionale di microrganismi benefici in matrici alimentari e ambientali. I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente l’isolamento e la caratterizzazione di microrganismi benefici del suolo come i funghi micorrizici arbuscolari (AMF) e i batteri promotori della crescita delle piante (PGPB) per il loro utilizzo in agricoltura sostenibile. Durante il suo percorso professionale ha appreso diverse tecniche molecolari e coltura-dipendenti utilizzate per analizzare la diversità e la composizione microbica in diverse tipologie di matrici. L’attività di ricerca è documentata da 3 pubblicazioni nel settore della Microbiologia Agraria (SSD AGR/16) e 7 contributi in Atti di Convegno Internazionale. Attualmente è dottoranda in Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali e l’attività di dottorato riguarda l’utilizzo di AMF autoctoni come inoculi per la gestione sostenibile alternativa delle infestanti nei suoli agricoli, al fine di ridurre l’uso di erbicidi.

       

 

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